Genova, i magnifici Palazzi dei Rolli
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Lun, 09/09/2024 - 10:00
Dettaglio di un palazzo storico a Genova
Per tutta la sua storia Genova può vantare di aver accolto ogni tipo di viaggiatore: sovrani, principi, artisti, cardinali e Papi che, conquistati dal calore della città e dei suoi abitanti, hanno poi raccontato della magnificenza di Genova a tutto il mondo.
Alle personalità di spicco internazionale la città assegnava gli edifici migliori e più elegantemente arredati: I Rolli, storiche dimore nobiliari, patrimonio UNESCO dal 2006.
Il significato del nome
Tra il Rinascimento e il Barocco i nobili genovesi fecero progettare lungo la “Strada Nuova” (oggi via Garibaldi) dei palazzi finemente decorati oltre che rinnovare le loro antiche dimore che già preesistevano nel centro storico. Quest’opera di abbellimento potrebbe sembrare un puro esercizio di stile ma nascondeva al suo interno un intento ben più concreto e profondo: costruire un elenco di alloggiamenti di lusso che potesse ospitare, a turno, le migliori personalità pubbliche europee, che avrebbero poi raccontato Genova a tutto il mondo conosciuto.
La parola “rolli” quindi non è altro che l’antico modo di chiamare gli “elenchi” dove questi palazzi storici venivano catalogati dalla Repubblica di Genova.
La stesura dei “rolli”
Conservati nell’archivio di Stato di Genova, gli edifici venivano catalogati in base alla loro bellezza e successivamente assegnati ai viaggiatori in visita a seconda della loro importanza e ceto sociale. Questo stratagemma creò un circuito virtuoso per tutta la città di Genova:
- le ricche famiglie nobiliari avevano tutto l’interesse di costruire o ristrutturare le proprie dimore nel miglior modo possibile per poter ospitare successivamente le personalità più importanti, sia per lustro personale che per questioni legate agli affari.
- i ricchi viaggiatori avevano la possibilità di soggiornare nei migliori palazzi della città e non mancavano di raccontarlo in tutte le corti europee.
- la città di Genova vedeva la propria economia crescere e prosperare grazie a questo circuito di “ospitalità interessata”.