Gli scrittori innamorati di Genova e del Bristol Palace
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Ven, 18/06/2021 - 09:00
La Hall del nostro Hotel
Genova ha sempre ammaliato artisti, letterati, filosofi e poeti. Alcuni erano di passaggio, e soggiornavano in hotel – non di rado ospiti dell’Hotel Bristol Palace – altri si trasferirono per qualche tempo in città. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ha preso dimora per anni in Salita delle Battistine 8, dove scrisse alcune pagine di Così parlò Zarathustra. Per non parlare dei letterati come Stendhal che facevano tappa qui per il Grand Tour. Charles Dickens soggiornò a Genova, così come Mark Twain, che si divertiva a descrivere modi di vivere e abitudini della borghesia locale. Per Chechov Genova era semplicemente la città più bella del mondo, mentre Conrad – che qui visse per un breve periodo nel 1914 - ambientò nella Superba il suo ultimo romanzo, pubblicato postumo, Suspense. Sempre nel ‘900 si vide in città la coppia formata da Francis Scott Fitzgerald e la moglie Zelda.
Edmondo De Amicis, il “quasi” genovese
Tra gli ospiti illustri del Bristol Palace c’è lo scrittore Edmondo De Amicis, ricordato soprattutto per Cuore, romanzo per ragazzi scritto a fine ‘800. Per lui Genova era praticamente casa: nato nel 1846 ad Oneglia, che oggi fa parte del comune di Imperia, maturò i suoi ideali politici durante la Terza guerra di indipendenza, dove fu ufficiale di fanteria. In quegli anni iniziò anche a scrivere i bozzetti di La vita militare (1868), che gli diede una certa notorietà e gli permise di dedicarsi esclusivamente alla scrittura come giornalista, saggista di ispirazione socialista e romanziere. Da buon ligure considerava il viaggio un’esigenza: trascorse molti periodi all’estero, e scrisse molti diari di viaggio. Tra le opere di carattere narrativo, Romanzo di un maestro (1890), Fra scuola e casa (1892), Ricordi d'infanzia e di scuola (1901), Pagine allegre (1906). Ma la sua fama è legata a Cuore, edito nel 1886. “Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani” – per citare una frase attribuita a Massimo D'Azeglio: Cuore si proponeva appunto di trasmettere il sentimento nazionale e insegnare ai giovani le virtù civili necessarie per crescere come cittadini del Regno. In fondo proprio dal borgo di Quarto Genova – oggi quartiere di Genova – partirono i Mille di Garibaldi. Dopo essere vissuto tra Torino e la Riviera ligure, De Amicis muore a Bordighera, nel 1908.
Lo scrittore nel ricordo di Genova e del Bristol Palace
Fin dalla sua apertura, nel 1905, l’Hotel Bristol Palace fu considerato uno dei più prestigiosi hotel di Genova. Palazzo Liberty di pregio, era famoso a livello internazionale per la qualità del servizio e per le memorabili feste e cene che attiravano la nobiltà dell’epoca. Tanti gli ospiti che l’hanno eletto a loro casa genovese, come Eugenio Montale e Luigi Pirandello - quest’ultimo frequentava le riunioni settimanali del suo Rotary Club che si tenevano in hotel. Ma tra i suoi massimi estimatori va annoverato Edmondo De Amicis: l’autore di Cuore ebbe parole memorabili per descrivere il suo soggiorno. «Ho lasciato il Bristol con l’illusione di essere stato per cinque giorni un grande Signore». Un’accoglienza che lo commosse. Genova non l’ha mai dimenticato: per rendere omaggio allo scrittore e proseguire la sua opera didattica, nell’area del Porto Antico, non distante dal Bristol, è stata aperta la Biblioteca Edmondo De Amicis, grande spazio dedicato alla letteratura per bambini e ragazzi.