Genova è un melting pot, una città ibrida per natura, multiculturale, dotata di una sua personalità spiccata, che si riflette nelle botteghe, nei mercati, nel cibo. E il Bristol Palace da sempre è un ambasciatore di questa cultura alimentare. Oggi salperemo alla volta di un viaggio nel gusto partendo da Genova e dalla sua tradizione.
La cucina ligure tra dop e street food
Genova è uno scrigno di sapori fortemente legati al territorio, che attinge a quasi trecento prodotti agroalimentari tradizionali. Il
pesto è il simbolo di questo territorio particolare. Ovviamente si parla di quello fresco, pestato al mortaio, con basilico genovese dop, olio extravergine dop della riviera ligure, pinoli, parmigiano reggiano o grana padano stagionati, pecorino sardo, un po’ d’aglio e di sale marino. Da accompagnare con
formati tradizionali di pasta, come le trenette, le trofie, o perché no, gli gnocchi. Altre ricette sono il coniglio alla ligure, rigorosamente con olive taggiasche, le torte salate, le verdure ripiene. Per non parlare dello
street food, della
focaccia, nelle sue mille varianti, i frisceu, frittelle salate, la
farinata di farina di ceci e la
panissa, una polenta sempre di farina di ceci. Il capitolo
dolci comprende la
pànera, semifreddo alternativa al gelato, inventato a Genova a metà Ottocento, preparato con panna fresca, caffè macinato e zucchero, il natalizio
pandolce genovese, con uvetta e canditi, i canestrelli, la torta sacripantina e i biscotti secchi del Lagaccio.
In terrazza per un’immersione nella genovesità
Saliamo in
terrazza del ristorante Giotto. In quest’oasi di frescura di 80 mq, aperta ai lati e circondata da piante, assaporiamo un
lunch menu capace di raccontare la Liguria attraverso i sensi, circondati dal profumo di agrumi, gelsomino, lavanda, piante aromatiche. I piatti unici sono solide proposte disegnate intorno a un piatto principale, come il salmone alla griglia, il roast beef all’inglese, la suprema di pollo, l’entrecote di manzo. Troviamo anche molti piatti veloci e sfiziosi, perfetti per una pausa tra una visita alla città e una gita al mare. Oltre al lunch menu si può
ordinare alla carta. In questo caso vale la pena di menzionare i piatti tipici della Liguria e di Genova. In antipasto si può ordinare, in un unico piatto da degustazione, ciò che di meglio offre la tradizione del territorio: le
verdure ripiene, la
torta pasqualina, con uova, bietoline, prescinseua, formaggio fresco ligure,
l’insalata di polpo alla ligure, il salame di Sant’Olcese, asciugato al fuoco di legna forte e all'aria aperta. Imperdibili le
trofie di Recco – città famosa anche per la sua focaccia – al pesto di
basilico di Prà dop, coltivato sulle colline circostanti, dal delicato profumo. La sera ci si rilassa con un delicato
minestrone alla genovese, ricetta vegetariana e salutare, con verdure, legumi e pesto. Dentro troviamo un formato di pasta speciale, i b
ricchetti della Valpolcevera, nome genovese per i fiammiferi, sottili ed allungati.