Una mostra con oltre 200 pezzi originali, tra tavole e acquerelli, risalenti anche al più raro periodo argentino, accompagnati da un’originale multivisione, sorta di Lanterna per non perdere la rotta e immergersi nelle storie dell’avventuriero più amato di sempre. L’esposizione raccoglie tutto il mondo prattiano, fatto di ribelli e rivoluzionari, donne seducenti, indiani, Venezia, i boschi e le praterie indimenticabili di Wheeling e Ticonderoga. Ci sono tutti i riferimenti letterari che hanno fatto parte della sua formazione come Kenneth Roberts, Fenimore Cooper e James Olivier Curwood e gli indiani del nordest americano del XVIII secolo che sono alla base del suo immaginario avventuroso.
C’è l’Africa de Gli Scorpioni del deserto, In un cielo lontano, Baldwin 622 oltre ai celebri episodi delle Etiopiche con protagonista Corto Maltese. C’è Venezia, presente anche nelle storie lontane dalla laguna e l’Argentina, dove Pratt si è definitivamente affermato come autore e disegnatore. Grazie ai collezionisti argentini inoltre il catalogo della mostra accoglie una storia inedita per l’Europa, La giustizia di Wahte, pubblicata da Super Misterix nel 1955.
Non può mancare infine Corto Maltese, personaggio unico ed eroe dalle mille sfaccettature, icona del viaggio, della libertà, del rispetto per le culture incontrate.
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L’esposizione è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e CMS.Cultura in collaborazione con CONG – Hugo Pratt Art Properties e curata da Patrizia Zanotti, direttore di CONG e responsabile dell’opera editoriale di Pratt, la sola donna al mondo che il marinaio Corto Maltese non potrà mai lasciare.